L’assessore del Comune di Benevento all’ambiente, intervenuto in commissione comunale ha dichiarato per quanto riporta la stampa online, che la chiusura dei pozzi non è di competenza del comune. E ha chiamato in causa altri soggetti come l’ARPAC e la GESESA, sono loro che devono intervenire. Inoltre punta il dito sull’ASL “E’ l’azienda sanitaria che dovrebbe intervenire per rassicurare i cittadini. Noi sull’indagine di caratterizzazione e indagine preliminare sull’acqua abbiamo fatto il possibile”. Oggi l’assessore pro tempore assume una posizione a nostro dire come “ponzio pilato” in passato quando era nel centro sinistra inondava le redazioni giornalistiche con comunicati giornalieri pronto ad affrontare ogni problema e trovare la soluzione. Molto più facile il ruolo dell’opposizione. In ogni caso anche se le responsabilità sono in capo a GESESA e ARPAC, un amministratore con a cuore le sorti dei suoi concittadini attiverebbe ogni forma di tutele e di azione tese alla salvaguardia dei suoi concittadini. Mentre qui si è più portati a fare spallucce e passare al punto successivo. Inoltre quando l’assessore protempore all’ambiente chiama in causa la GESESA ( ABATE presidente stesso partito ) dimentica che la società è una partecipata del Comune con un consiglio di amministrazione e Presidente nominato dal Sindaco Mastella. Quindi scarica sui compagni di viaggio, di oggi. Questo è quanto dire, si amministra con svagatezza e con superficialità, quando non c’è da tagliare alberi, quando non si deve parlare di forni, del resto se l’idea più geniale è stata quella di piantare un albero per ogni nascita, tutto il resto diventa più complicato e difficile. Della serie si salvi chi può.